Percorri la storia

Lo stretto legame tra passato e presente che offrono i 2000 anni di storia di Fréjus è affascinante, costellato da monumenti maestosi. Fondata dai romani per volontà di Giulio Cesare, attraversata dall'abate Siéyès e dalla Rivoluzione Francese, vi fece tappa anche Napoleone Bonaparte e oggi è al centro del mondo con le sue Truppe della Marina. Qui la Storia si legge come un libro aperto e si sfiora con le mani sulle pietre consumate.

L’acquedotto romano

Lungo 42 km, con 481 m di dislivello, 36 archi e solamente 20 anni di costruzione: l’acquedotto romano di Fréjus è un’opera eccezionale. Per i curiosi, gli appassionati di antichità o per poeti contemplativi è stato e rimane una fonte di ammirazione. Lo stesso Victor Hugo scriveva: “L’acquedotto nuovo e completo di 2000 anni fa era sicuramente bello, ma non certamente più bello di queste gigantesche macerie crollate su tutta la piana, che corrono, cadono, si rialzano. L’edera e i rovi si arrampicano su tutte queste meraviglie di Roma e del tempo”.

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L’anfiteatro romano

L’anfiteatro romano di Fréjus, che si innalza fiero in prossimità della città, si impone come uno dei monumenti emblematici di Fréjus. Oggigiorno può accogliere cinquemila spettatori, mentre in epoca romana gli spettatori erano più del doppio. Si tratta della testimonianza lasciata da un grande popolo, amante dei giochi, degli spettacoli e dei combattimenti dei gladiatori.

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Il complesso episcopale

Il complesso episcopale di Fréjus costituisce un insieme di quattro monumenti eccezionali.

La cattedrale segna l’arrivo del vescovo nella regione a partire dall’anno 374, momento dal quale non ha smesso di trasformarsi. Il battistero, eminente testimonianza dell’espansione del Cristianesimo, battezzò molte anime, e gli sguardi che si posano sulle sue colonne di marmo e granito sono sempre di ammirazione verso la sua bellezza.

Il chiostro è un libro aperto sulla rappresentazione del mondo del XIV secolo: le sue decorazioni sulle capriate sono uniche in Francia. Il Palazzo episcopale, diventato il municipio, sfoggia invece con fierezza la sua facciata medievale e custodisce segretamente i tesori del suo passato.

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La Villa Aurélienne

Ispirate al Rinascimento italiano, in Francia le ville palladiane (in riferimento all’architetto veneto Andrea Palladio) sono solo due, una delle quali è la villa Aurélienne di Fréjus. Costruita alla fine del XIX secolo, prende il suo nome dalla strada consolare romana Via Aurelia, che passava non lontano dalla villa. La villa domina un immenso parco alberato e si realizza nell’eterogeneità delle sue influenze (antiche, classiche, orientali). In origine residenza di villeggiatura, oggi si presta all’effervescenza delle festività culturali estive.

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Teatro romano

Ideato dai greci e poi ripreso dai romani, il teatro romano di Fréjus è uno spazio dedicato all’arte dove vengono portati in scena attori, poeti e musici dell’antichità. Vero e proprio luogo di riunione popolare, il teatro romano di Fréjus è arrivato fino a noi 2000 anni più tardi, messo a dura prova dall’abbandono, reso scarno dal tempo, ma nobilitato dalla storia della quale è custode. Risistemato per fargli ritrovare la sua funzione originale, il teatro romano sfoggia oggi una struttura contemporanea che unisce il ferro alle antiche vestigia di una grande civilizzazione.

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La diga di Malpasset

Il 2 dicembre 1959 in piena notte, un’onda di 40 metri di altezza ruppe con tutta la sua forza lo sbarramento della diga di Malpasset colpendo tutta la vallata, fino alla città di Fréjus. Questa diga, costruita per la gloria e la ricchezza della regione, causò invece solo disastri e disperazione. Nascosta nella vallata del Reyran, la diga è ancora visibile, e costituisce una testimonianza della più grande catastrofe civile del XX secolo.

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Memoriale delle guerre in Indocina

Nei dintorni della città si materializza il pesante passato delle guerre in Indocina, alle quali è consacrato il Memoriale. Dedicato ai soldati e ai civili morti per la Francia e rimpatriati sul territorio, il memoriale riunisce 24.000 sepolture disposte nell’attigua necropoli in un cerchio perfetto, seguendo un’architettura moderna e solenne. Entra nel cerchio e lasciati prendere dall’emozione, in questo luogo così segnato dal sacrificio patriottico.

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Statua del Generale Agricola

Il Generale Agricola riposa nel centro storico. Muscoli sporgenti, divisa militare della famosa 20ima legione: signori e signore, venite ad ammirarne l’armoniosa perfezione! Giulio Agricola, più conosciuto per essere stato governatore della Gran Bretagna che per essere nato a Fréjus, mancò di poco il titolo di imperatore romano! Troneggia sul suo piedistallo, la sua gioventù e la sua forza forgiano la scultura, ma il ferro scuro con cui è stata realizzata rivela purtroppo l’oscuro destino che gli era stato predetto.

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La Cappella Notre Dame de Jérusalem

Calorosa e contemporanea, la Cappella Notre Dame de Jérusalem o Cappella Cocteau fa parte della lista di monumenti eclettici che si trova nei dintorni della città.

Qui ritroviamo le curve sensuali disegnate da Cocteau, che danzano e si stringono al ritmo dei raggi del sole che si tingono sulle vetrate. Tra i disegni di un poeta portato via troppo presto dalla malattia e le opere degli artisti venuti dopo di lui, il visitatore s’improvvisa esploratore di un mondo popolato di sacrosanti personaggi dall’aspetto naïf e delicato.

La cappella è chiusa per lavori di ristrutturazione fino a gennaio 2020.

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Memoriale dell’esercito nero

Il monumento fu realizzato in onore dell’esercito africano caduto per la Francia nella prima guerra mondiale. La scultura del Memoriale dell’Esercito Nero rende omaggio ai contingenti delle colonie francesi installati a Fréjus a partire dal 1915. L’opera è immersiva: la scena solenne, i volti austeri. Monumento ricco di simboli, che fa percepire il senso del sacrificio attraverso i corpi ieratici e gli sguardi rivolti al cielo. L’epitaffio, firmato da Léopold Sédar Senghor, recita: “Sono caduti uniti in modo fraterno affinché tu possa restare francese”

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Il vivario romano

Il vivario romano di Fréjus, reperto unico in Francia e situato in un luogo insolito, è una scoperta recente, risistemato meno di dieci anni fa. In un’atmosfera misteriosa di chiaroscuri si accede ad una cripta archeologica dove si scoprono vari bacini per i pesci e il loro sistema di messa in acqua, degno dell’ingegneria romana.

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Museo Archeologico

All’ingresso del museo un grande plastico della città romana di Forum Iulii, realizzato nel 2006, accoglie i visitatori. Le collezioni sono presentate in quattro sale del XIII e XVI secolo del gruppo episcopale di Fréjus. In ognuna di esse, attraverso oggetti provenienti dalle ricerche archeologiche condotte dal XVII al XX secolo, viene affrontato un aspetto della storia, dell’urbanismo, dell’economia e della vita quotidiana di questa città in epoca romana.

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La Porta d’Orée

La Porta d’Orée, con i suoi archi e pilastri ancora in piedi, si veste delle sue più belle sfumature di gres che si fanno più chiare o più scure al ritmo del sole, coesistendo con il mattone, materiale prediletto dei romani. Unica testimonianza rimasta in piedi della presenza di terme antiche a Fréjus, la sua denominazione erronea non ne fa una porta (e ancor meno dorata) ma uno degli archi della grande sala di acqua fredda delle terme.

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Museo delle Truppe della Marina

Le Musée des Troupes de Marine de Fréjus vous invite à découvrir l’histoire de la France d’outre-mer et des Troupes de Marine. Les armes, qui ont donné ses empires coloniaux à la France, nous révèlent leur histoire au fil des vitrines. C’est d’ailleurs l’armement qui sert de fil conducteur à la visite du Musée des Troupes de Marine dont les multiples collections font un beau témoignage de l’ingénierie de l’Armée à travers les siècles.

Fermé temporairement pour travaux.

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La Porta dei Galli

La porta dei Galli, oggi colma di pietre e di Storia, ci svela la sua bellezza attraverso le piante di capperi selvatici che la attraversano da tutte le parti. Oggigiorno impenetrabile, testimonia instancabilmente, attraverso i suoi pilastri monumentali, la grandezza della città romana della quale costituiva una delle quattro entrate principali. Potrebbe sembrare un’illustrazione romantica, dove la natura e le vecchie pietre si desiderano e si uniscono. E come per magia, la porta dei Galli sparisce e riappare in base a come si posiziona il nostro sguardo.

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Museo di storia locale

Il museo di Storia Locale è un ritorno alle origini: è il racconto del rispetto delle tradizioni ancestrali, del lavoro delle culture e degli abitanti innamorati delle loro terre, che hanno forgiato a loro immagine. La Provenza ti offre tutto ciò che ha di autentico! Vieni a scoprire o a riscoprire la piccola e la grande storia della Provenza e di Fréjus del XIX e del XX secolo al Museo di Storia Locale. Potrai respirare il profumo della vita dei nostri antenati, fatta di fatica, di dolore e di felicità condivisa.

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Il bastione romano

Il bastione romano di Fréjus è una “bella rovina”, come scriveva Victor Hugo. Vestigia intrappolata tra i rami intrecciati delle piante, rimane comunque ben visibile nel bel mezzo di un giardino alberato. Percorri il sentiero del parco e scoprirai muri, torri, archi, tutti parte di questo bastione romano. Questo colosso in pietra che circondava e proteggeva Forum Iuli (Fréjus) era la prima testimonianza della grandezza della città che uno straniero percepiva già dal suo arrivo.

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La lanterna di Augusto

L’antico porto di Fréjus, le cui vestigia sono state classificate come monumento storico dal 1886, si trovava dove ora sorge la città vecchia. L’ingresso al porto era segnalato da una costruzione conosciuta con il nome di “Lanterna di Augusto”.

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La Moschea Missiri

Proprio come un miraggio, la Moschea Missiri appare nel paesaggio di Fréjus, con il suo ocra brillante, infrangendo l’azzurro del cielo. Monumento insolito e unico in Francia, rimane fedele all’architettura delle moschee dell’Africa dell’Ovest. Ma di moschea ha solo il nome: fu piuttosto un luogo di accoglienza e incontri che, nello spazio di un istante, restituiva ai fucilieri senegalesi sbarcati a partire dal 1917, l’atmosfera calorosa del Paese che avevano lasciato.

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Pagoda Hông Hien Tû

Sei proprio a Fréjus, eppure varcando un grazioso parco alberato la pagoda Hông Hiên Tu, ti invita in un viaggio spirituale buddista. Rispettando l’architettura tradizionale del buddismo vietnamita è decorata da statue sacre, e i suoi colori cangianti contribuiscono al suo esotismo.

Costruita su richiesta dei soldati indocinesi che si trovavano a Fréjus a partire dal 1915, poiché la pagoda gli permetteva di praticare la loro religione in modo dignitoso. Si tratta della più antica pagoda in Europa, ancor’oggi in attività.

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