Descrizione

La porta dei Galli, oggi colma di pietre e di Storia, ci svela la sua bellezza attraverso le piante di capperi selvatici che la attraversano da tutte le parti. Oggigiorno impenetrabile, testimonia instancabilmente, attraverso i suoi pilastri monumentali, la grandezza della città romana della quale costituiva una delle quattro entrate principali. Potrebbe sembrare un’illustrazione romantica, dove la natura e le vecchie pietre si desiderano e si uniscono. E come per magia, la porta dei Galli sparisce e riappare in base a come si posiziona il nostro sguardo.

Coordinate

La Porta dei Galli

Rue Henri Vadon, 83600 Fréjus

Biglietteria

Informazioni pratiche

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Ci piace perché...

  • È la più grande porta romana della Francia
  • Un tratto visibile della strada romana
  • I pilastri monumentali

Fréjus e i suoi monumenti, 2000 anni di storia

La porta dei Galli: la storia

La cinta muraria romana di Fréjus (classificata come Monumento Storico nel 1886) fu costruita in apparecchiatura muraria con elementi di piccole dimensioni, in gres del Massiccio dell’Estérel. Era attraversata da 4 porte, una ad ogni estremità dei due assi principali della città romana: Il Decumanus Maximus e il Cardo Maximus,

La porta oggigiorno meglio conservata è la Porta dei Galli, ad ovest. Si tratta di un nome contemporaneo, dato poiché la porta era rivolta verso la Gallia. Le porte nell’antichità prendevano invece il nome o della città più vicina (come era il caso qui di Aquae Sextiae, Aix en Provence) o della strada romana che passava al di sotto, in questo caso la Via Aurelia.

Questa porta è la più grande porta romana di tutta la Francia.

Una strada lastricata che usciva dalla porta dei carri, ma situata ad un livello inferiore, non si è potuta datare con precisione. Nel 1919 J.Formigé trovò sotto il livello della porta una “pavimentazione con delle parti consumate dalle ruote dei veicoli”. Visibile ancor’oggi, è una delle vestigia della Via Aurelia, che collegava Roma alla Gallia e che attraversava Fréjus. Denominata inizialmente Via Julia Augusta sotto l’Imperatore Augusto, nel 13 a.C. questa strada prese il nome di Via Aurelia con l’Imperatore Aureliano (270 – 275).

Questa porta monumentale disegnava un vasto emiciclo di 50 metri di diametro, con alle estremità due torri rotonde e al centro una porta dei carri di 5,95 m di larghezza (ovvero 20 piedi), accompagnata da due postierle. Un’altra torre in parte distrutta e integrata nella muratura dell’emiciclo esiste ancora alla sinistra di una delle postierle. Potrebbe trattarsi di vestigia anteriori, dove due torri inquadravano la porta, come nella porta di Augusto ad Arles.

Come a Fréjus anche a Roma, a partire dall’epoca di Augusto, le porte urbane di alcune cinte murarie presentano delle entrate a tre “fornici” con portici, per esempio la Porta Esquilina.

La piazza Agricola, al di sotto della porta, è stata livellata nel 1842, protetta da parapetti dal lato della porta dei Galli. La porta è stata chiusa e il bastione è servito come muro di contrafforte (ciò spiega dunque il suo buon stato di conservazione).

Questa porta ritrova la sua funzione di passaggio dopo la rivoluzione, e la perde dopo l’innalzamento della piazza.