Descrizione

Ispirate al Rinascimento italiano, in Francia le ville palladiane (in riferimento all’architetto veneto Andrea Palladio) sono solo due, una delle quali è la villa Aurélienne di Fréjus. Costruita alla fine del XIX secolo, prende il suo nome dalla strada consolare romana Via Aurelia, che passava non lontano dalla villa. La villa domina un immenso parco alberato e si realizza nell’eterogeneità delle sue influenze (antiche, classiche, orientali). In origine residenza di villeggiatura, oggi si presta all’effervescenza delle festività culturali estive.

Coordinate

La Villa Aurélienne

85 Avenue du Général d'Armées Jean Calliès, 83600 Fréjus

Biglietteria

Informazioni pratiche

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Ci piace perché...

  • Facciata neoclassica
  • I camini in marmo
  • I resti dell'acquedotto
  • La scala monumentale ornata da statue

Informazioni pratiche

Apertura

Orario d’apertura del parco:

• Inverno: 9-17 (durante la settimana) 9-12 e 14-18 (week-end)

• Estate: 9-19 (durante la settimana) 9-12 e 14-19 (week-end)

La Villa Aurélienne nei periodi di esposizioni è aperta dalle 14 alle 17. (Chiusura il martedì)

Fréjus e i suoi monumenti, 2000 anni di storia

La villa Aurélienne: la storia

CHI HA FATTO COSTRUIRE LA VILLA AURELIENNE?

Consultando il primo registro del catasto di Fréjus, (C443), scopriamo che un certo signor Crossman James fece costruire una villa nel quartiere “Raton”. La costruzione, conclusasi nel 1889, si chiamava castello Aurélien. Due iscrizioni incise sul ponticello che si trova al di sotto della villa ci danno qualche informazione in più:

J.H.C./A.D./1889

“J.H.C.” sarebbero le iniziali del committente (JH Crossman) e “AD” sta per Anno Domini;

Dall’altro lato del ponte, troviamo un’altra iscrizione, “IN CRUCE SPES MEA”, motto che significa “In questa croce metto le mie speranze”. In uno stemmario pubblicato in Inghilterra nel 1889, scopriamo che questo motto era quello di Sir William Crossman, il quale aveva un fratello, James Hiscutt Crossman, autorizzato ad utilizzare il suo stemma e il suo motto; ed è proprio lui che fece costruire la villa chiamata “Castello Aurélien”. Era l’erede di un ricco birraio londinese, proprietario del birrificio “Mann, Crossman & Paulin Ltd” che all’epoca era uno dei più importanti in Inghilterra.

Nel 1889 ebbe l’idea di costruire questo castello in Costa Azzurra. Il castello Aurélien è una prestigiosa costruzione, realizzata dall’architetto Henri Lacreusette, nato a Marsiglia, e al quale si devono anche le ville “Grands Louvans” e “la Cigale” a Saint-Aygulf, così come la Cappella di Saint-Aygulf e molte altre ville di Saint-Raphaël, Sainte-Maxime ecc…

Si trattava sicuramente della più grande villa di Fréjus-Saint-Raphaël.

James Hiscutt Crossman accumula molti debiti e presto deve mettere in vendita il castello. Viene allora acquistato da Madame Lepel-Cointet nel 1892, vedova di Marc Lepel-Cointet, agente di borsa a Parigi, figlio di un collezionista di quadri e opere d’arte.

Madame Lepel-Cointet, che conduceva una vita mondana, riceveva nel suo castello “tutta la Parigi della Costa Azzurra”, e tra le persone che passarano di qui ci fu anche André Gide nel 1897. Anche lei viveva ampiamente al di sopra delle sue possibilità e fu costretta a vendere la villa nel 1905. Fu allora acquistata da Henri Félix Gourio de Refuge, che acquisirà il titolo di Marchese nel 1901, alla morte del padre.

L’8 luglio del 1913, le Figaro pubblicò nella rubrica delle pubblicazioni giudiziarie l’annuncio della messa all’asta pubblica del Castello Aurélien. La vendita ebbe luogo il 7 agosto 1913, e fu Charles de Cambefort ad acquistare la villa. Si trattava di un banchiere parigino, sposato con Suzanne de Witt. Il castello diventò “La Villa Aurélienne”. Charles muore nel 1919 e alla morte di sua moglie nel 1934, la villa passa alle loro due figlie, Germaine e Henriette, quest’ultima moglie di Pierre Schweisguth, banchiere. La loro figlia sposa nel 1932 Maurice Couve de Murville, che diventerà ministro degli affari esteri, dell’economia e delle finanze, primo ministro, deputato e senatore. La villa diventa proprietà solo di Henriette nel 1940.

In Francia troviamo solo due ville di stile palladiano, la Villa Aurélienne e il castello di Syam nella regione Jura. La facciata ricorda il Palazzo Chiericati, costruito da Andrea Palladio e residenza urbana del Rinascimento in Veneto. Palladio (1508 – 1580), grande architetto del Rinascimento italiano, è anche autore di un trattato intitolato “I quattro libri dell’architettura”.

Nella villa Aurélienne, l’influenza di Palladio è ovunque, dalla facciata anteriore, con le vetrate curvate e rettangolari, chiamate serliane, fino al piano terra e al primo piano che si strutturano attorno ad un cortile a peristilio coperto da vetrata tipica dell’architettura rinascimentale. Le stanze dell’ingresso, in particolare il salone con alcova, si trovano nel lato sud e si affacciano sulla terrazza e il giardino.

Dimora sontuosa, è stata realizzata con materiali prestigiosi: pavimenti in marmo nero, intarsi in legno di alberi da frutto, modanature e camini in marmo, una grande scalinata centrale… L’ufficio è invece orientato a nord e si trova nel seminterrato, così come le stanze del personale.

Oltre ai suoi 1700 m2 abitabili, la villa dispone anche di un parco di 24 ettari, dove si trovano balaustre sui promontori, ponti e specchi d’acqua e tre edicole d’ispirazione orientale.

Nel 1988 la tenuta passa nelle mani della città di Fréjus, così come il suo parco dove si trovano anche dei resti dell’acquedotto romano del I secolo d.C.

La villa e il suo parco dal 1989 fanno parte dell’inventario dei monumenti storici.

Rinnovata nel 1994 (le vetrate sono opera del maestro vetraio Ducatez de Salerne), oggi la Villa Aurélienne viene utilizzata come luogo di ricevimenti ufficiali e come luogo di cultura dinamica dove si organizzano numerose esposizioni temporanee e ogni tipo di evento culturale.