Descrizione

L’antico porto di Fréjus, le cui vestigia sono state classificate come monumento storico dal 1886, si trovava dove ora sorge la città vecchia. L’ingresso al porto era segnalato da una costruzione conosciuta con il nome di “Lanterna di Augusto”.

Coordinate

La lanterna di Augusto

673 Chemin de la Lanterne d'Auguste
83600 Fréjus

Biglietteria

Informazioni pratiche

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Ci piace perché...

  • Au cœur d’un espace de nature
  • À l’emplacement exacte du port romain
  • Dans un excellent état de conservation
  • Au cœur d’un ensemble de vestiges portuaires

Fréjus e i suoi monumenti, 2000 anni di storia

La lanterna di Augusto: la storia

L’antico porto di Fréjus, le cui vestigia sono classificate come monumento storico dal 1886, si trovava dove ora sorge la città vecchia. L’ingresso al porto era segnalato da una costruzione conosciuta con il nome di “Lanterna di Augusto”. Si tratta di un “punto notevole”, ovvero un punto di riferimento per i marinai. Questo edificio esagonale alto 10 metri e coronato da una piramide a 6 lati, sorge su un edificio più antico, composto da 2 esedre (ambiente aperto destinato a luogo di ritrovo e conversazione, dotata di sedie o panche; normalmente è a pianta semi-circolare).

I fari sono i primi segnalamenti marittimi luminosi apparsi con lo sviluppo della marina e dei quali esistono testimonianze già presso greci e romani.

La navigazione stimata degli antichi era poco precisa: il marinaio doveva raggiungere la costa e poi fare una navigazione di cabotaggio, utilizzando i punti notevoli e i segnalamenti marittimi come punti di riferimento.

Il nome lanterna non è appropriato per questo edificio, che non poteva essere un faro. Il nome faro viene dal greco “pharos”, nome dell’isola dove si trovava il faro d’Alessandria, rimasto un simbolo per la sua straordinaria architettura.

I fari hanno come funzione quella di garantire la salvaguardia dei marinai, e sono spesso coronati dalla statua di una divinità salvatrice. I marinai affidano la loro navigazione alle divinità dei porti, pregano per loro in mare aperto e le ringraziano una volta approdati a destinazione.

La lanterna di Fréjus non poteva essere un faro, che per definizione è una torre in cima alla quale si trova un fuoco acceso e che si raggiunge tramite delle scalinate, poiché non c’è traccia di scale.

Sull’isolotto di Lion de Mer, nella baia di Saint-Raphaël, sono state invece scoperte le rovine di un faro romano; questo faro indicava certamente l’entrata del canale del porto romano di Fréjus.

La tecnica di costruzione fu quella abitualmente utilizzata a Fréjus, ovvero tramite apparecchiatura muraria con elementi di piccole dimensioni di gres scuro del Massiccio dell’Estérel, tenuta insieme da malta di calce grassa.

La denominazione “di Augusto” deriva certamente dal fatto che l’Imperatore romano Augusto (-63, 14) primo Imperatore di Roma ( -27,14), avesse costruito il porto con il suo generale Agrippa, dopo la vittoria di Azio nel 31 a.C.

Sul posto si trova anche una costruzione in tufo, che rimane ancora avvolta dal mistero; potrebbe trattarsi di un tempio o di una struttura che permetteva di tirare una catena che chiudeva l’entrata del porto, come riportato da Vitruvio nel suo trattato sull’architettura.

Si può osservare accanto alla lanterna anche un grande muro merlato che fungeva da protezione del canale.