Descrizione

Il Generale Agricola riposa nel centro storico. Muscoli sporgenti, divisa militare della famosa 20ima legione: signori e signore, venite ad ammirarne l’armoniosa perfezione! Giulio Agricola, più conosciuto per essere stato governatore della Gran Bretagna che per essere nato a Fréjus, mancò di poco il titolo di imperatore romano! Troneggia sul suo piedistallo, la sua gioventù e la sua forza forgiano la scultura, ma il ferro scuro con cui è stata realizzata rivela purtroppo l’oscuro destino che gli era stato predetto.

Coordinate

Statua del Generale Agricola

Piazza Agricola,
83600 Fréjus

Biglietteria

Informazioni pratiche

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Ci piace perché...

  • La sua divisa da legionario tipica dei soldati romani
  • Le mostrine molto simboliche

Fréjus e i suoi monumenti, 2000 anni di storia

La statua del Generale Agricola: la storia

Cnaeus Iulius Agricola nacque a Fréjus (Forum Iulii) il 13 giugno 40 e morì il 23 agosto 93. Nacque sotto il consolato di Caligola, durante le Idi di giugno. Era figlio di Giulio Grecino dell’ordine dei senatori, che rifiutò l’ordine di Caligola di accusare Marco Silano e per questo venne assassinato. Quest’ultimo, conosciuto come oratore e filosofo, scrisse anche un trattato sulla viticultura, da dove certamente deriva il suo soprannome di Agricola. Anche sua madre, Giulia Procillia, venne assassinata dai soldati della flotta di Otone.

Per quanto riguarda il suo nome, all’epoca i nomi romani si caratterizzavano per l’utilizzo di tre nomi (tria nomina), usanza dei patrizi, dei quali il Generale Agricola faceva parte.

Il nome (praenomen): Cnaeus, il cognome (nomen): Iulius, gentilizio delle persone. Potremmo poi parlare di patronimo (cognonem): Agricola, il soprannome, che è prima di tutto personale ma che, nel corso della storia romana, finì per distinguere una parte della gente.

Agricola iniziò la sua carriera bellica in Britannia (attuale Inghilterra), sotto il regno di Nerone e venne nominato in seguito questore in Asia, poi pretore senza giurisdizione. Successivamente si schierò con Vespasiano, che aspirava all’impero. La sua condotta integerrima e abile gli fece ottenere il comando della XX legione: “La Legio XX Valeria Victrix” (XX legione valorosa e vittoriosa). Fu una delle legioni utilizzate dall’imperatore Claudio per invadere la Britannia nel 43; vi resterà per i secoli successivi. Il suo emblema è il cinghiale. Nel corso del I secolo venne utilizzato come emblema anche il capricorno. Agricola venne ammesso tra i patrizi da Vespasiano, che lo nomina poi governatore dell’Aquitania. Nominato console, diede poi sua figlia Giulia in sposa allo storico romano Tacito (58 – 120), che diventerà in seguito il suo biografo. Diventato successivamente governatore della Britannia (77 – 84) in qualità di pontefice, scoprì che si trattava di un isola effettuando la prima circumnavigazione completa della Britannia con la sua flotta.

Sono state avanzate differenti ipotesi riguardo la sua ritirata dalla Britannia. Sembra che Domiziano prese questa decisione perché vedesse in lui un potenziale rivale e che fosse geloso dei grandi successi del generale, che lo mettevano in ombra. Addirittura Agricola fece ritorno a Roma di notte, al riparo dagli sguardi, invece di essere ricevuto con un ritorno trionfale. Riceverà comunque poi il consolato e le insegne del trionfo.

Per quanto riguarda la sua morte, Tacito sostiene che potrebbe essere stato avvelenato.

La sua statua a Fréjus nella piazza che porta il suo nome è stata realizzata da un mastro ferraio di Fréjus, Jean-Marie Luccerini, nel 1986. Possiamo trovare un’altra statua di Agricola anche in Inghilterra, presso le terme di Bath (1884).

“Tuttio ciò che abbiamo amato; tutto ciò che abbiamo ammirato di Agricola, resta e resterà nella memoria degli uomini, nell’eternità del tempo attraverso la bellezza delle sue azioni”.

TACITO – “De vita et moribus Iulii Agricola” – 98 d.C.