Descrizione
All’ingresso del museo un grande plastico della città romana di Forum Iulii, realizzato nel 2006, accoglie i visitatori. Le collezioni sono presentate in quattro sale del XIII e XVI secolo del gruppo episcopale di Fréjus. In ognuna di esse, attraverso oggetti provenienti dalle ricerche archeologiche condotte dal XVII al XX secolo, viene affrontato un aspetto della storia, dell’urbanismo, dell’economia e della vita quotidiana di questa città in epoca romana.
Biglietteria
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Ci piace perché...
- Nel centro della città
- Opere eccezionali
Informazioni pratiche
Apertura
Dal 2 gennaio al 31 marzo e dall’1 ottobre al 31 dicembre
Aperto dal martedì al sabato dalle 9:30 alle 12:00 e dalle 14 alle 16:30
Chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi.
Dall’1 aprile al 30 settembre
Aperto dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14 alle 18
Chiuso il lunedì e i giorni festivi.
Ultimo ingresso 15 minuti prima dell’orario di chiusura.
Tariffe
Ingresso singolo: 3€ (biglietto individuale, valido un giorno)
Fréjus Pass: 6€ (Fréjus Pass individuale 4 siti di interesse, valido 7 giorni). A partire dai 18 anni.
Fréjus Pass ridotto: 4€ (Fréjus Pass Individuale 4 siti di interesse, valido 7 giorni). Ragazzi tra i 12 e i 17 anni, studenti – 25 anni (dietro presentazione del tesserino), gruppi con più di 10 persone, persone in cerca di lavoro (dietro presentazione del giustificativo), classi scolastiche e stabilimenti scolari esterni a Fréjus/Saint-Raphaël.
Fréjus Pass Integrale: 9€. Pass Individuale 4 siti di interesse* e chiostro della cattedrale, valido 7 giorni. Il Pass Integrale non esiste in tariffa ridotta.
Gratis: bambini con età inferiore ai 12 anni, persone disabili (dietro presentazione di un giustificativo), guide riconosciute dal Ministero della Cultura e della Comunicazione (dietro presentazione del tesserino professionale), conservatori del Patrimonio territoriale o dello Stato, giornalisti (dietro presentazione del tesserino professionale), gruppi scolastici nell’ambito della convenzione Educazione Artistica e Culturale e i loro accompagnatori, insegnanti di Fréjus nell’ambito della preparazione delle visite con previa conferma dell’Animatore dell’Architettura e del Patrimonio.
Maggiori informazioni
Nel museo sono state restaurate numerose sculture antiche. Tra queste, alcune appartenevano alle decorazioni monumentali di edifici pubblici e privati della città romana (teatro, terme, grandi dimore).
È il caso di una testa di Giove o di una divinità, vestita con un abito lungo drappeggiato, e di un busto di Ermete Bicefalo in marmo di Carrara scoperto nel 1970, l’opera più notevole e famosa di questo museo e diventato oggi simbolo della Città di Fréjus.
Nel museo è presente anche un mosaico detto “della Pantera”, in ottimo stato di conservazione.
Una sala dedicata alla ceramica antica e moderna testimonia la presenza di laboratori e di un ampio giacimento di argilla di buona qualità nella zona. Quest’argilla è stata utilizzata fino al XX secolo. Lastre architetturali in terracotta, stoviglie e utensili da cucina, anfore; la collezione dà un’idea della varietà del repertorio.
Una casa, scoperta sotto la piazza Formigé, ci fornisce invece un ottimo esempio di una dimora di lusso dell’epoca di Augusto. La ricostruzione dell’ingresso e della sala di rappresentanza mostra un pavimento in mosaico nero e bianco e pitture murali ispirate ai modelli diffusi all’inizio del I secolo (terzo stile pompeiano).
Un’altra sala presenta invece i risultati di scavi in differenti necropoli, situate all’esterno dei bastioni. Tombe e monumenti funebri sono stati restaurati. Il primo rito funerario adottato fu l’incenerimento. Potrai osservare le urne destinate a contenere le ceneri del defunto, fabbricate con differenti materiali come il vetro, la ceramica, il piombo e il gres.
Verso il II secolo si iniziò anche a praticare la sepoltura, utilizzando sarcofagi e tombe fatte di tegole.
Numerose offerte accompagnavano il defunto nella tomba. Le offerte più frequenti erano oggetti in ceramica e i balsamari (piccoli flaconi) in vetro, che venivano utilizzati come contenitori di oli profumati. Venivano offerti anche specchi, oggetti per il bagno e piccoli gioielli in bronzo o argento. Le monete in bronzo rappresentavano l’Obolo di Caronte, colui che trasportava il defunto al di là dell’Acheronte, il fiume degli Inferi.
A questo museo è stata attribuita la denominazione di “Musée de France”. Questa denominazione viene concessa ai principali musei francesi, quando la conservazione e la presentazione delle collezioni è di interesse pubblico.