Descrizione
Il museo di Storia Locale è un ritorno alle origini: è il racconto del rispetto delle tradizioni ancestrali, del lavoro delle culture e degli abitanti innamorati delle loro terre, che hanno forgiato a loro immagine. La Provenza ti offre tutto ciò che ha di autentico! Vieni a scoprire o a riscoprire la piccola e la grande storia della Provenza e di Fréjus del XIX e del XX secolo al Museo di Storia Locale. Potrai respirare il profumo della vita dei nostri antenati, fatta di fatica, di dolore e di felicità condivisa.
Biglietteria
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Ci piace perché...
- Abiti provenzali del XIX secolo
- Ricostruzione di una cucina delle case del XIX secolo
Informazioni pratiche
Apertura
Dal 2 gennaio al 31 marzo e dall’1 ottobre al 31 dicembre
Aperto dal martedì al sabato dalle 9:30 alle 12 e dalle 14 alle 16:30
Chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi.
Dall’1 aprile al 30 settembre
Aperto dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14 alle 18
Chiuso il lunedì e i giorni festivi.
Ultimo ingresso 15 minuti prima della chiusura.
Tariffe
Ingresso singolo: 3€ (biglietto individuale, valido un giorno)
Fréjus Pass: 6€ (Fréjus Pass individuale 4 siti di interesse, valido 7 giorni). A partire dai 18 anni.
Fréjus Pass ridotto: 4€ (Fréjus Pass Individuale 4 siti di interesse, valido 7 giorni). Ragazzi tra i 12 e i 17 anni, studenti – 25 anni (dietro presentazione del tesserino), gruppi con più di 10 persone, persone in cerca di lavoro (dietro presentazione del giustificativo), classi scolastiche e stabilimenti scolari esterni a Fréjus/Saint-Raphaël.
Fréjus Pass Integrale: 9€. Pass Individuale 4 siti di interesse* e chiostro della cattedrale, valido 7 giorni. Il Pass Integrale non esiste in tariffa ridotta.
Gratis: bambini con età inferiore ai 12 anni, persone disabili (dietro presentazione di un giustificativo), guide riconosciute dal Ministero della Cultura e della Comunicazione (dietro presentazione del tesserino professionale), conservatori del Patrimonio territoriale o dello Stato, giornalisti (dietro presentazione del tesserino professionale), gruppi scolastici nell’ambito della convenzione Educazione Artistica e Culturale e i loro accompagnatori, insegnanti di Fréjus nell’ambito della preparazione delle visite con previa conferma dell’Animatore dell’Architettura e del Patrimonio.
Il museo: la storia
Il Museo di Storia Locale, fondato nel 1998 si trova nella casa “Maria”, acquistata dalla città di Fréjus il 15 dicembre 1986. Questa casa fa parte dell’inventario dei Monumenti Storici dal 18 giugno 1987. Maria è il cognome dell’ultimo proprietario, che visse qui fino al 1986. In questa casa nacque Jacques Félix Girardin, meglio conosciuto come l’abate Girardin, il 13 novembre 1679, morto nel 1759, dottore in teologia e sacerdote di Fréjus. Fu lui a scrivere la prima storia di Fréjus in francese. La precedente storia della città, scritta in latino dal canonico Anthelmi, riguardava solo i vescovi.
Attraverso le collezioni del museo, raccolte dall’associazione “Amis du Pays” di Fréjus e dalla municipalità, il museo invita a scoprire differenti aspetti della vita sociale, economica e culturale di Fréjus nel XX e XXI secolo all’interno di un antico hôtel particulier.
Un hôtel particulier è una tipologia abitativa diffusa in Francia, che consiste in una casa lussuosa costruita in città e pensata per accogliere una sola famiglia (e il rispettivo personale di servizio).
In Provenza, l’hôtel particulier ha mantenuto il modello di stile gotico o rinascimentale con la facciata che dà sulla strada. Successivamente, quando la strada aveva perso il suo prestigio, si diffuse uno stile di hôtel particulier detto “parigino”, con la facciata ritirata, in fondo al cortile. La facciata posteriore dava invece sul giardino.
Le prime tracce dell’appezzamento dove sorge il museo risalgono al XVI secolo. C’è traccia anche di un’estensione dell’edificio nel XVI secolo, epoca nella quale la città si estendeva al di fuori dei bastioni. Oggigiorno la casa riflette soprattutto le modifiche apportate nel 1882.
Questa casa racchiude una bella tromba delle scale con differenti pianerottoli, una cucina con camino con mantello aperto e una “pile“, lavello composto da una pietra monolitica, un giardino, con funzione ornamentale e pratica. In questo giardino troviamo dei torchi che evocano l’attività viticola di Fréjus e la ricostruzione dell’officina dell’ultimo maniscalco della città, che si trovava in rue Saint-François, il signor Musso, con la sua fucina integralmente ricostruita. Troviamo anche numerosi strumenti che testimoniano il passato agricolo di Fréjus.
La scena della “Bugado” ci ricorda che il bucato si faceva al lavatoio pubblico.
La sala al primo piano è invece decorata da cuffie, costumi provenzali autentici, e troviamo un quadro del XVII secolo che rappresenta la vista di Fréjus. C’è anche una sala dedicata alla “Bravade“, festa tradizionale religiosa che ha luogo la terza domenica dopo la Pasqua in onore di San Francesco da Paola che, secondo la tradizione, liberò Fréjus dalla peste nel 1482. Sempre in questa sala troviamo anche due quadri del XVIII secolo rappresentano i vescovi di Castellane e Fleury.
In questo museo ritroviamo anche la ricostruzione di una classe scolastica degli inizi del XX secolo con la stufa a segatura in fondo alla stanza, della drogheria (negozio degli anni 30-40), dell calzolaio, la Base Aeronavale che fu la prima in Francia, creata nel 1911, una vetrina numismatica con una moneta di Forum Iulii del 28-27 a.C. e una sala dedicata al disastro di Malpasset, diga che si ruppe a Fréjus il 2 dicembre 1959.
Nel museo viene rappresentata anche l’arte della ceramica poiché Fréjus dall’antichità è un importante luogo di produzione delle ceramiche decorative. Nella sala dedicata alle ceramiche troviamo opere originali di Dominique Zumbo (1854 – 1939), creatore della “Manufacture des Arènes” a Fréjus, il cui stile delle ceramiche dai riflessi metallici si avvicina all’Art Nouveau.